7 anni in Tibet e 33
in camera da letto
Heinrech Harrer, scalatore austriaco
amico del Dalai Lama, trascorse 7 anni della sua vita in Tibet, così come racconta
“7 anni in Tibet”, famoso film diretto con sapiente maestria da Jean-Jacques
Annaud e ottimamente interpretato da Brad Pitt (a proposito, chissà qual è
l’ultimo film che ha toppato).
Immaginando che la durata della nostra
vita sia di 99 anni (uno degli obiettivi che mi sono preposto), un terzo di
essa lo dedichiamo al sonno. Se Herrer ha trascorso 7 anni nel Paese meta di
scalatori e impavidi viaggiatori, noi ne vivremo ben 33 in camera da letto il
più delle volte dormendo.
Cosa accade quando dormiamo?
Durante le ore di sonno il nostro organismo si "ricarica" mentre le nostre difese immunitarie sono parzialmente ridotte. Il corpo recupera riducendo il dispendio energetico, nuove cellule sostituiscono molto più velocemente quelle vecchie, i muscoli si tonificano, i tessuti si ricostruiscono e l'attività ghiandolare si regolarizza.
La mente rafforza le informazioni acquisite durante il giorno, ottimizza le prestazione cognitive, sostiene il tono dell'umore, migliora la plasticità neuronale. Dormire bene significa svegliarsi al mattino ritemprati e carichi di nuove energie.
Dove posizionare la camera da letto
Durante le ore di sonno il nostro organismo si "ricarica" mentre le nostre difese immunitarie sono parzialmente ridotte. Il corpo recupera riducendo il dispendio energetico, nuove cellule sostituiscono molto più velocemente quelle vecchie, i muscoli si tonificano, i tessuti si ricostruiscono e l'attività ghiandolare si regolarizza.
La mente rafforza le informazioni acquisite durante il giorno, ottimizza le prestazione cognitive, sostiene il tono dell'umore, migliora la plasticità neuronale. Dormire bene significa svegliarsi al mattino ritemprati e carichi di nuove energie.
Dove posizionare la camera da letto
Sarebbe opportuno riservare la
parte più tranquilla della casa per la zona notte, lontana dalle fonti di
rumore. Le camere da letto dovrebbero essere il più possibile esposte al sole e
quindi fare in modo che le finestre siano rivolte a Est, se abitate in zone
fredde, ad ovest se vivete in regioni calde; evitare la zona della casa esposta
al Nord. Non installare mai l’antenna sopra la camera da letto, adibire il
locale sottostante a garage o locale caldaia o installare serbatoi.
Che tipo
di arredamento scegliere
In generale bisognerebbe
scegliere mobili privi di formaldeide, componente di colle altamente
cancerogeno, ancor di più nelle camere destinate al riposo. Il legno massello trattato con oli
naturali o cera d’api è il più indicato. Per prepararsi ad un buon riposo è
opportuno non affollare la camera con tanti mobili ed oggetti. E’ preferibile
quindi Per la stanza da letto è preferibile adottare uno stile minimalista, con pochi pezzi di arredamento dai toni caldi e
riposanti, possibilmente senza spigoli. Evitare grandi quadri alle pareti,
specchi a vista e tendaggi troppo colorati. Per l’illuminazione scegliere
lampadine a luce calda.
Dove
posizionare il letto?
Molto importante è l’orientamento
del letto. La posizione migliore è quella con la testa (polo positivo) rivolta
a Nord (polo negativo della Terra); in tale posizione la pressione sanguigna si normalizza favorendo
la produzione di globuli rossi e il ricambio linfatico, inoltre facilita il
passaggio dalla fase REM (sonno più leggero) alla fase NREM (sonno più
profondo). In alternativa si possono scegliere tutte le posizioni intermedie da
Nord ad Est, sconsigliate, invece, le posizioni verso Sud e verso Ovest.
Mai appoggiare il letto contro
pareti fredde e umide. Se la parete verso Nord è quella esterna e non ha un
buon isolamento termico è bene applicare al letto un’ampia testata in tessuto
biologico imbottito o di legno naturale.
Il letto:
consigli per l’acquisto
Senza dubbio il legno è il materiale ideale per la
realizzazione del letto possibilmente privo di parti metalliche, in alternativa
vanno bene anche il bambù, vimini e rattan.
La struttura del letto deve permettere la migliore traspirazione
possibile, quindi deve essere sollevata da terra per consentire la circolazione
dell’aria. Non sarà perciò mai a contatto del pavimento, con cassettoni e
pannelli o con struttura a fondo chiuso.
Assolutamente da evitare è la rete metallica, in
primo luogo perché diventa una vera e propria “antenna” che capta le radiazioni
elettromagnetiche e inoltre, se di vecchio tipo, cede e si imbarca mentre
quelle di nuova generazione, a maglie piccole, risultano troppo rigide. La rete
metallica insieme all'eventuale supporto in ferro forma una vera e propria
gabbia isolante e, non essendo a contatto con la terra, impedisce alle
radiazioni di scaricarsi, aumentando così la tensione muscolare.
Rete ideale è quella in legno. Le soluzioni più recenti dispongono
di un supporto in lamelle di legno, leggermente incurvate verso l’alto e
fissate all'estremità da giunti di caucciù. Tale soluzione sorregge molto bene
il corpo adattandosi alle sue forme in posizione supina e laterale.
I materassi devono offrire un buon sostegno senza risultare
eccessivamente rigido: i letti troppo soffici o troppo duri costringono la
spina dorsale a posizioni e tensioni che possono causare e dolori muscolari e
rigidità articolari. Così come le reti, devono essere privi di componenti
metallici: sono consigliati imbottiture di cotone e/o lana con lastra di
lattice o e cocco.
I campi
elettromagnetici
La testa del letto deve essere
collocata ad almeno 40 cm dalle prese
elettriche. Il letto va Illuminato con due piccole lampadine a luce calda
ai lati, all’altezza della testa, distanti anch’esse almeno 40 cm.
Nelle camere da letto
bisognerebbe evitare l’uso di apparecchi
elettrici, in particolar modo in prossimità del letto. Qualunque
apparecchio fosse necessario (depuratore, umidificatore, aromadiffusore, ecc.)
va posizionato a non meno un metro di distanza dal letto. Se desideriamo
guardare la tv in camera, dopo la visione arieggiare leggermente la stanza,
staccare sempre la spina e l’antenna prima di prender sonno: computer e
televisori producono un forte irraggiamento elettromagnetico e ioni positivi,
che spiegano la sensazione di “snervamento” che percepiamo dopo lunghe
esposizioni al video. Altamente consigliata è la lettura di un buon libro,
magari “7 anni in Tibet”.